WAYOUTHack 2° edizione 24-25 OTTOBRE 2019

24 e 25 ottobre 2019. 

WAYouthack, progetto promosso da studenti di scuole superiori ed università si diffonde dal nord al sud del Paese. 24,25,26 Ottobre. Tre giornate per unire la scuola italiana da nord a sud.

È questa la sintesi migliore dell’evento “WAYouthack”, un evento organizzato e promosso interamente da WAYouth, la prima community italiana di studenti, in collaborazione con gli istituti scolastici e le Università del Paese. Un grande hackathon contemporaneo, nella maggior parte delle scuole di provenienza dei membri di WAYouth, che ha chiesto ai partecipanti di confrontarsi su sfide legate al proprio territorio di riferimento e alle grandi problematiche dei nostri tempi.

L’hackathon è una maratona progettuale della durata di 24-48 ore dove i ragazzi sono baricentro di pensiero e di azione. Una maratona per ideare, progettare e mettere al centro le potenzialità degli studenti.

Un tavolo, 6 persone che mai si sono conosciute prima e tanto scetticismo: sono gli ingredienti di partenza di una competizione capace di incanalare e sprigionare energia positiva, oltre le aspettative.

“Passare da un problema ad un’opportunità” è quello che ognuno dei 16 hackathon andati in scena in questi giorni ha permesso di fare. WAYouthack è interamente gestito da ragazzi, in una logica di peer to peer mentorship, che supera la gerarchia cattedra/banco. Oltre agli studenti che si sono potute mettere in gioco per davvero, tante ragazze e ragazzi che hanno avuto, per la prima volta, l’onere e l’onore di gestire il flusso di lavoro, sviluppando nuove competenze di gestione di un gruppo.

I numeri raggiunti sono degni di nota: 468 studentesse e 484 studenti, per un totale di 952 partecipanti, provenienti da 16 scuole italiane. 135 team hanno lavorato su 30 sfide seguiti da 23 WAYouther e tanti altri ragazzi che spontaneamente hanno deciso di lavorare nello staff.

“Essere un mentor significa non far prevaricare nessun pensiero sull’altro e dare vita a forme di egoismo, perché l’unica chiave per arrivare al successo è il lavoro di squadra”. Con la testimonianza di una delle tante persone che in questi giorni ha saputo scoprire un nuovo lato di sé, chiudiamo con un bilancio più che positivo di una tre giorni che ha visto il Paese idealmente unirsi in una corsa verso il futuro, con tanta energia, passione e voglia di fare la differenza", così si è espresso un rappresentante della Community dei Wayouther.

E l'Istituto Deledda-Fabiani in tutto questo?

Giacomo Baldassi ed Emil Mastromauro, ex studenti del Deledda Fabiani e componenti di questa community, sono stati i mentor del secondo Hackthon interno.

Con il loro supporto di mentor, 46 ragazze e ragazzi hanno colto la sfida: "Noi contiamo, migliora l'impatto ambientale della tua scuola".

La giuria  era  composta dal prof. Michele Stoppa docente della Facoltà di Geologia e coordinatore del centro interdipartimentale per la ricerca didattica (CIRD), dalle insegnanti Luciana Micheli ed Emanuela Fragonas, dall'assistente amministrativa Antonella Boenco e dall'ex studente Pietro Grego. 

Si è aggiudicato la vittoria  il gruppo "Green school" di  Gabriel Sterle, Matteo Mineo Grippi, Mattia Ciriello, Diana Savi, Alessia Pepe e Silvia Zorzenoni. 

In questa particolare occasione i ragazzi hanno dimostrato sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e delle sfide che in particolare i cambiamenti climatici ci mettono di fronte. Hanno messo in campo le loro competenze e con una buona dose di creatività ed immaginazione hanno proposto idee "green" per il miglioramento dell'ambiente scolastico. 

Il premio è stata una visita guidata   al  Sincrotrone Elettra, presso l'Area di Ricerca di Padriciano dove il prof. Zangrando insieme al Direttore dell'Istituto, il dott. Svanderlik hanno illustrato ai ragazzi il funzionamento della macchina a luce di sincrotrone e le numerose applicazioni nel campo della ricerca di base e della tecnologia. 

 

Di seguito pubblichiamo i lavori presentati da ciascun gruppo.  

Complimenti a tutti!!

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